In un solo giorno rimarrete ammaliati dai piccoli borghi di Aci Castello e Acitrezza, la mitica Castelmola e l’intramontabile Taormina
COSA VEDERE A TAORMINA
Il teatro antico
Il Teatro greco- romano antico di Taormina è il secondo teatro più importante in Sicilia dopo quello di Siracusa. Ebbe origini ellenistici, anche se il suo aspetto attuale risale all’epoca romana. Per diversi decenni venne utilizzato come teatro, in seguito ,però, si trasformò in arena dove si tenevano i combattimenti tra gladiatori e bestie feroci. In seguito, il teatro attraversò un periodo di decadenza sopraggiunto, però, dalla sua riscoperta da Goethe che rimase estasiato. A partire dagli anni cinquanta il teatro è stato impiegato come struttura teatrale all’aperto per varie forme di spettacolo e tutt’ora, nel periodo estivo, è sede di spettacoli con una capienza di 10.000 posti.
La villa comunale
La Villa, oggi comunale, era originariamente abitata da Lady Florence Trevelyan, nobildonna scozzese, che abbandonò il suo paese e si trasferì nel 1884 a Taormina. Qui sposò il sindaco della città e fece realizzare questi edifici, affiancati da molto verde e con giardini rigogliosi.
Il Duomo
Il Duomo di Taormina è dedicato a San Nicola da Bari. Edificato nel 1400 circa sui resti di una chiesa duecentesca, il Duomo ha subito diversi cambiamenti. La sua struttura si presenta con, all’interno a croce latina con tre navate e tre absidi, e la facciata esterna molto semplice decorata da un piccolo rosone d’ispirazione rinascimentale e da due finestre monofore.
Corso Umberto I
È la via principale di Taormina, che prende il suo nome dal re d’Italia Umberto di Savoia. Nei tempi antichi, era una via altrettanto importante, in quanto collegava Messina a Catania. Il Corso presenta strutture e edifici appartenenti a stili di epoche diverse, da quello arabo a quello normanno, dal gotico al barocco. Ad aggiungersi in epoca moderna, negozi e locali tipici apprezzati molto dai turisti che ogni anno arrivano numerosi a Taormina..
COSA VEDERE A CASTELMOLA
Piazza Sant’Antonio
Presenta una pavimentazione a mosaico in pietra bianca e lavica, e marciapiedi alberati dove sono collocati sedili in pietra. Sulla piazza prospetta l’omonima chiesetta: armoniosa costruzione più volte rimaneggiata, che conserva ancora i tratti essenziali dell’architettura sacra del Sud Italia. Di fronte si trova il caffè San Giorgio, fondato nel 1700 dai monaci che lo adibirono a taverna. Molti anni dopo don Vincenzo Blandano lo trasformò in uno dei locali più tipici del paese e quest’ultimo divenne noto per la sua specialità ,il Vino alla Mandorla, di cui lui è l’inventore.
Il Castello
Di esso rimangono i ruderi, ma l’unico elemento certo, in merito all’edificazione di quest’opera difensiva, proviene dalla dicitura greco bizantina del X secolo, incisa nella lapide marmorea posta sulla facciata del duomo. Nel 1334, sotto il regno di Pietro d’Aragona, fu cinto di mura e reso inaccessibile per essere utilizzato come fortezza e prigione funzionale anche alla vicina Taormina. Il castello di Mola fu per secoli l’anello più forte della catena difensiva peloritana. La suggestiva area del castello trasmette ancora, a chi osserva dall’alto delle sue mura, emozioni intense e acquista ulteriore fascino durante gli spettacoli di falconeria che si tengono fra le rovine.
E’ possibile avere maggiori informazioni e consigli telefonando al numero tel: 3497223126.
DURATA: 1 giorno
PERSONE : da 1 a 8
DATA E TARFIFFA: da concordare telefonicamente.